Notiziario n. 62 del 10 luglio 2024

CCNL Funzioni Centrali

Riprende il negoziato, ma i nodi sono tutti da sciogliere


 Nella giornata di oggi è ripreso il negoziato con Aran per il rinnovo del CCNL FC 2022/2024.

A inizio riunione Aran ha formalizzato, nel dettaglio, la parte economica del CCNL FC come derivante dai finanziamenti previsti a tal fine dalle leggi di bilancio del triennio.

A regime (dal 1 gennaio 2024) l’incremento medio pro-capite lordo è di 159 euro circa. 

Tale somma deriva dal calcolo del 5,78 % (percentuale di incremento) sulla media delle retribuzioni complessive del comparto, stimata sui dati RGS pari a 35.900 euro annui lordi. 

I benefici economici invece previsti dalle leggi di bilancio per il 2022 sono pari allo 0,26 %, e per il 2023 all’1,46%. Che unitamente a quanto stanziato con la legge di bilancio 2024 portano a regime il “beneficio” economico complessivo del triennio al 5,78%.

Buona parte delle somme spettanti in busta paga dal rinnovo contrattuale sono state già erogate con il decreto anticipi del 2023 (circa il 49% del totale), il che significa che restano disponibili circa 80 euro lordi medi pro-capite a decorrere dal 1 gennaio 2024 (per il 2022 e 2023 l’anticipo è stato superiore a quello maturato) al lordo delle somme che comunque dovranno essere destinate ai FRD e alla contrattazione di Ente e Ministero.

E’ evidente, quindi,  come  lo stanziamento non recuperi l’inflazione del triennio pari all’incirca al 18 per cento, e che sono quindi necessarie nuove ed incisive azioni e interventi che implementino adeguatamente le risorse, come ad esempio quella del superamento della norma “taglia fondi risorse della contrattazione integrativa”, che a tutt’oggi impedisce di utilizzare le risorse già nella disponibilità delle Amministrazioni per la contrattazione integrativa, ancorandole anacronisticamente a quelle che erano disponibili nel lontano 2016.

Così come va affrontata la questione di buoni pasto, il cui valore va significativamente aumentato, per fare fronte a quanto avvenuto in questi anni in termini di aumento del costo della vita. 

Per noi il CCNL è uno strumento fondamentale per modernizzare le PA e valorizzare il personale nell’interesse del sistema Paese.

E’ un’occasione da non perdere e quindi è necessario rafforzare tutte quelle voci che sono nella disponibilità delle parti, tra cui il superamento dei paletti e dei vincoli sul lavoro agile e da remoto, e del principio della cosiddetta prevalenza “tout court” del lavoro in presenza.

Chiediamo, inoltre, il rafforzamento del sistema di partecipazione e la piena contrattazione sui temi dell’organizzazione del lavoro, dei servizi, sull’articolazione dell’orario di lavoro, la formazione, la salute e la sicurezza sui   posti di lavoro.

La piena esigibilità degli istituti contrattuali, con la previsione di specifiche norme sanzionatorie per le amministrazioni che non attuano le norme contrattuali, e l’individuazione, all’interno del CCNL, dei parametri entro i quali gli istituti della formazione, del lavoro agile, e ad esempio dell’attivazione della nuova area delle elevate professionalità, debbono essere rispettati.

La rivisitazione del nuovo ordinamento e la proroga della norma in deroga per i passaggi tra le Aree con il rifinanziamento dell’istituto atteso che l’0,55% del monte salari, previsto dal CCNL 2019/2021 si è rivelato insufficiente in tutte le amministrazioni del comparto.

Il decollo dell’Organismo paritetico in Aran non solo per l’esame degli atti unilaterali delle Amministrazioni (previsto e mai attivato) ma anche delle interpretazioni delle norme del contratto che non possono essere gestite unilateralmente dagli Uffici dell’Aran.

Continueremo a proporre in ogni riunione ipotesi di lavoro e obiettivi precisi sui temi dell’innovazione, dei diritti, dell’ordinamento e delle carriere, del welfare aziendale e della conciliazione vita lavoro e misureremo le controparti sulla reale disponibilità a confrontarsi.

L’Aran oggi ha presentato una prima bozza di proposta su alcuni istituti (relazioni sindacali, lavoro agile e ferie) in gran parte simili all’attuale CCNL, in qualche caso potenzialmente anche peggiorativi, che non ci vedono d’accordo, e su cui invece per noi è necessario lavorare con nuove proposte.

Il confronto è stato aggiornato al 23 luglio alle 10,30.

L’Aran dovrebbe inviare una bozza con ulteriori argomenti da discutere.

Il negoziato inizia a dispiegarsi, ma i nodi sono tutti da sciogliere.

Sia sulla parte economica, che su quella normativa ed ordinamentale.


A cura della Federazione FLP


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