Notiziario n. 17 del 13 febbraio 2024
Coworking
Resoconto della riunione del 11 febbraio 2025
Letteralmente per “Coworking” si intende uno “spazio di lavoro condiviso”, nel quale più persone che fanno lavori diversi tra loro possono fruire di postazioni lavorative attrezzate.
Tale modo di lavorare differisce dallo Smart Working, nel quale le prestazioni di lavoro vengono generalmente erogate dall’abitazione o comunque da una postazione lavorativa individuale.
Per quanto riguarda le Pubbliche Amministrazioni le varie forme di “Lavoro a distanza” sono disciplinate nel titolo V del CCNL Comparto Funzioni Centrali sottoscritto il 09-05-2022.
L’ Art. 41 (Capo II – Altre forme di lavoro a distanza) comprende anche il “Coworking” come una delle tipologie di “Lavoro da remoto” prevedendo che:
- esso possa essere prestato anche, con vincolo di tempo e nel rispetto dei conseguenti obblighi di presenza derivanti dalle disposizioni in materia di orario di lavoro, attraverso una modificazione del luogo di adempimento della prestazione lavorativa, che comporta l’effettuazione della prestazione in luogo idoneo e diverso dalla sede dell’ufficio al quale il dipendente è assegnato;
- esso sia realizzabile con l’ausilio di dispositivi tecnologici, messi a disposizione dall’amministrazione;
- il lavoratore sia soggetto ai medesimi obblighi derivanti dallo svolgimento della prestazione lavorativa presso la sede dell’ufficio, con particolare riferimento al rispetto delle disposizioni in materia di orario di lavoro;
- al lavoratore devono essere garantiti tutti i diritti previsti dalle vigenti disposizioni legali e contrattuali per il lavoro svolto presso la sede dell’ufficio, con particolare riferimento a riposi, pause, permessi orari e trattamento economico.
Ricordiamo che il 18 gennaio 2024 l’Amministrazione civile dell’Interno, con la pubblicazione del Regolamento e bando per la gestione sperimentale delle attività in Coworking, aveva dato il via ad una sperimentazione che è durata un anno.
Nella riunione del 11 gennaio 2025 con le OO.SS., i rappresentanti dell’Amministrazione, (Prefetto Bellantoni, Prefetto Iorio e Dottor Andracchio) hanno dichiarato che la fase sperimentale si è conclusa con esito positivo.
Il prefetto Iorio, ha ricordato che le prefetture coinvolte come “Server” nella fase sperimentale erano 10 e ad ognuna di esse avrebbero dovuto essere assegnate 3 unità.
Dalle prefetture “Server”, le unità assegnate avrebbero dovuto fornire la loro prestazione lavorativa da remoto ad un’altra prefettura “Client”.
C’è stata complessivamente una risposta positiva ad eccezione per la sede (“Server”) di Milano che non ha avuto adesioni.
In generale, si è registrato un risultato apprezzabile sia nelle prestazioni fornite da remoto che nelle condizioni lavorative delle persone coinvolte, mentre alcune iniziali criticità che riguardavano l’operatività sono state poi superate.
Considerato ciò, l’Amministrazione, in base alla previsione dell’art. 15 del nuovo CCNL del Comparto Funzioni Centrali sottoscritto il 27 gennaio 2025, intende sottoscrivere con le OO.SS. FLP, CISL FP, Unsa-Confsal e Confintesa FP un accordo stralcio per dare continuità all’istituto.
In merito alla sottoscrizione del contratto tutte le organizzazioni sindacali si sono dichiarate d’accordo.
La FLP ha richiamato in proposito il proprio documento del 4 febbraio 2025, inviato tra gli altri anche al Ministro, contenente una serie di richieste, tra cui, un’articolata proposta di istituzione dell’Area delle elevate professionalità, rimarcando che il Coworking è un elemento fondamentale per assicurare una maggiore efficienza ed efficacia dell’impiego di alcune tra tali figure professionali.
Il Prefetto Bellantoni, recepita la disponibilità dei rappresentanti del personale ha comunicato che:
- l’Amministrazione provvederà a mettere a punto la piattaforma per il Coworking per la successiva fruizione del personale interessato;
- sono in corso incontri informali con il Dipartimento di P.S. e con il Dipartimento delle libertà civili per comprendere se anche presso tali dipartimenti sarà possibile attivare tale metodologia di lavoro.
Il Prefetto Iorio ha invece comunicato che l’istituto del Coworking sarà applicato a beneficio di quelle prefetture che (nonostante l’assegnazione formale di personale dedicato) risultano di fatto carenti di Funzionari addetti al PNRR.
Per le esigenze di tali prefetture sarà quindi possibile utilizzare, secondo un principio di “Collaborazione solidale” i Funzionari addetti al PNRR che sono in servizio presso altre sedi, evitando così di distogliere Funzionari da altri settori.
Le organizzazioni sindacali presenti al tavolo hanno comunque chiesto che l’utilizzo del Coworking venga esteso anche agli uffici del Dipartimento di P.S. e alle questure, in quanto non considerano reali i problemi di sicurezza dei dati che sono stati paventati da quel dipartimento, anche in considerazione del fatto che il coworking si svolge nelle sedi istituzionali dell’Amministrazione.
La riunione è stata infine aggiornata al prossimo 6 marzo quando al tavolo di confronto sindacale sarà presentata la bozza del nuovo regolamento per lo smart working e per il coworking.
A cura del Coordinamento Nazionale FLP Interno