Notiziario n. 56 del 17 giugno 2024

I dati dell’Osservatorio INPS sulle pensioni pubbliche 2024

Quasi l’1% in più rispetto al 2023, in maggioranza di anzianità o anticipate 


Il 30 maggio u.s., sono stati resi noti dall’INPS i dati 2024 dell’Osservatorio Pensioni Dipendenti pubblici, che alleghiamo al presente Notiziario, e che evidenziano in particolare un paio di elementi: 

  • le pensioni degli ex dipendenti pubblici al 1° gennaio 2024 risultano in aumento dello 0,9% rispetto all’anno 2023, raggiungendo la ragguardevole quota di 3.137.572 assegni erogati;
  • conseguentemente, la spesa complessiva per le relative prestazioni previdenziali sale dell’8,2% rispetto all’anno precedente, e risulta oggi pari a 90.129 milioni di euro.

Il Report dell’INPS pone in luce altri aspetti interessanti in merito alle pensioni degli ex dipendenti pubblici:

  • in primo luogo, le tipologie di trattamento previdenziale: per il 58,9% dei casi, trattasi di pensioni di anzianità o anticipate, per una spesa complessiva annua di 58.921 mln di €; per il 14,6% dei casi trattasi invece di pensioni di vecchiaia per una spesa complessiva annua di 15.47 mln €; nel 6,3% trattasi di pensioni di inabilità e, infine, per il restante 20,2% dei casi trattasi di pensioni di reversibilità;
  • sotto il profilo di genere, il 59,7% dei trattamenti viene erogato a pensionate ex dipendenti pubbliche, mentre solo il 43,3 % è erogato a pensionati ex dipendenti pubblici, con forbice di genere massima rilevata sul fronte delle pensioni di reversibilità (rispetto al totale del 20,2%, solo il 3,6% a uomini);
  • per quanto attiene alla ripartizione di cassa, il 58,3% viene erogato dalla Cassa dei dipendenti Statali (CTPS); il 38,1% è erogato dalla cassa dei dipendenti degli Enti Locali (CPDEL); il restante 3,6%, invece, viene pagato da altre Casse, in primis Cassa Insegnanti (CPI) e Cassa lavoratori Sanitari (CPS);
  • l’importo lordo medio mensile delle pensioni degli ex dipendenti pubblici al 1° gennaio 2024 risulta pari a € 2.209,70 (nel 2023, era di € 2.101,81), e la fascia più consistente (n. 515.511 le pensioni erogate) risulta  quella con assegno lordo compreso tra da 2.550 e 2.999,99 €, mentre quella meno corposa è la prima fascia che comprende gli importi fino a 499,99 € (solo n. 49.389 le pensioni erogate); infine, il numero di percettori delle pensioni più alte – da 3.500 € lordi a salire – sono esattamente in numero di 258.895;
  • le Regioni con il maggior numero di pensioni destinate a ex dipendenti pubblici sono la Lombardia (11,9%, pari a n. 374.363) e il Lazio (11,2%9, pari a n. 352.661), seguite dalla Campania (9,4%, pari a n. 293.408) e dalla Sicilia (8,4%, pari a n. 264.271); viceversa le Regioni che ne evidenziano un numero minore sono la Valle d’Aosta (0,3%, pari a n. 8.115), il Molise (0,7%, pari a n. 20.605) e la Basilicata (1,1%, pari a n. 34.465). Più in generale, nelle Regioni del Nord si concentra il 41% delle pensioni destinate agli ex lavoratori del P.I., nelle Regioni del Centro il 22,3% e in quelle del Sud e nelle Isole il restante 36,5%.

Questi i dati dell’Osservatorio INPS sulle pensioni degli ex dipendenti pubblici al 1.01.2024, mentre le attese e le preoccupazioni sono ovviamente già concentrate sulle novità in materia di pensioni 2025, con la speranza che le scelte del Governo questa volta non penalizzino i pensionati.


A cura del Coordinamento Nazionale CSE FLP Pensionati della Federazione FLP


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