Notiziario n. 57 del 11 giugno 2025

La FLP non firma l’Accordo per l’utilizzo del Fondo Risorse Decentrate per l’anno 2024

Le motivazioni.


La FLP ha deciso di non firmare l’Accordo per l’utilizzo del Fondo Risorse Decentrate 2024, per le seguenti ragioni, che sono già state notificate all’Amministrazione:

  1. mancato accoglimento della richiesta di finanziare ulteriormente turni di reperibilità, laddove sono operativi i CAPI (Centri Assistenziali di Pronto Intervento) e il personale preposto viene assoggettato alla reperibilità.
    Tale mancanza determina l’assoluta incertezza in merito a chi possa essere chiamato a garantire (rispondendo alla chiamata in servizio) l’operatività dei Centri Assistenziali di Pronto Intervento, nel caso di un’improvvisa emergenza che dovesse verificarsi al di fuori dell’orario di lavoro;
  2. mancato accoglimento della richiesta di poter finanziare eventuali turni di reperibilità eccedenti, rispetto al numero di 425, attraverso la contrattazione decentrata di secondo livello, utilizzando il Fondo di Sede delle Prefetture-Uffici Territoriali del Governo interessati.
    Per effetto di tale mancanza, laddove sorge la necessità di istituire la reperibilità oltre i 425 turni previsti dall’accordo nazionale (per esempio perché la festività del Santo Patrono cade in un giorno feriale) il personale interessato sarebbe costretto ad assicurare la reperibilità senza essere conseguentemente retribuito;
  3. per la eccessiva ed ingiustificata disparità di trattamento, prevista nell’accordo stesso, tra il personale (14.859 unità) inquadrato nel ruolo ordinario dell’Amministrazione civile dell’Interno, che per il Fondo di Sede percepirà una quota media unitaria netta di € 151,99 e il personale ex AGES (79 unità) inquadrato nel ruolo o sezione speciale della soppressa Agenzia dei Segretari Comunali e Provinciali, che percepirà una quota media unitaria netta di   3.813,72.

L’eccessivo trattamento economico accessorio attribuito con l’accordo in questione al personale  del ruolo ex AGES non ci appare giustificato sotto nessun profilo poiché, da quanto abbiamo appurato, tale personale, nell’assolvimento dei propri compiti, svolge delle semplici funzioni di  collaborazione nella gestione dei concorsi e di tenuta dei fascicoli personali dei Segretari Comunali.

A fronte di ciò c’è da dire che Amministrazione considera tali funzioni così importanti e peculiari che finora non si è mai preoccupata (nonostante i nostri ripetuti solleciti) di prevedere il rimpinguamento dello specifico ruolo (mediante concorsi o possibilità di transito dal ruolo ordinario dell’Amministrazione civile dall’Interno) per sostituire il personale ex AGES che negli ultimi 10 anni ha smesso di lavorare al Ministero dell’Interno.

Ciò ci induce a ritenere che lo specifico ruolo in questione venga considerato come un “ruolo ad esaurimento” e che quindi, con la sua scomparsa, scomparirà anche la l’importantissima funzione che il personale attualmente in organico sta svolgendo.

Ricordiamo che la scrivente O.S. su questo argomento ha sempre tenuto un comportamento coerente, non sottoscrivendo: 

  1. gli accordi di tipo generale, prima sul FUA e successivamente sul FRD, che comprendevano benefici economici ingiustificati ed eccessivi per il personale ex AGES (rispetto a quanto percepito dal rimanente personale);
  2. gli specifici accordi stipulati fino all’anno 2022 che prevedevano benefici economici ingiustificati ed eccessivi per il suddetto personale… scelta (quella della contrattazione separata) che era stata adottata dall’Amministrazione, d’accordo con Cgil Cisl e Uil, per sottrarre alla contrattazione di tipo più generale le attribuzioni economiche riguardanti il personale appartenente ai ruoli ex AGES ed ex SSPAL.

Tale sistema rimase in vigore fino all’emanazione del D. L. 22 aprile 2023, n. 44 che, all’art. 19 comma 3, dispose che le risorse finanziarie afferenti alla contrattazione del personale proveniente dalle soppresse Agenzia autonoma per la gestione dell’albo dei segretari comunali e provinciali e Scuola superiore per la pubblica amministrazione locale (confluite, anche ai fini dell’attuazione dell’articolo 10, comma 6, del citato decreto-legge n. 174 del 2012, nei fondi destinati alla contrattazione integrativa del personale dirigenziale e non dirigenziale del Ministero dell’interno) dovevano confluire nel Fondo Risorse Decentrate dell’Amministrazione Civile dell’Interno ed essere assoggettate ai medesimi criteri, stabiliti in sede di contrattazione decentrata, per il restante personale.

Conseguentemente, dal momento che nell’Accordo per l’utilizzo del Fondo Risorse Decentrate relativo all’anno 2023 era stata prevista, per le 79 unità di personale appartenente alla Sezione o Ruolo speciale ex AGES, l’attribuzione di benefici economici ingiustificati ed eccessivi rispetto a quanto percepito dal rimanente personale, la FLP decise di non siglare l’accordo in questione.

Per gli stessi motivi ci dichiariamo indisponibili alla firma dell’accordo per l’utilizzo del Fondo Risorse Decentrate relativo all’anno 2024, che risulta essere stato invece firmato, oltre che dalla Cisl,  anche da CONFINTESA FP e CONFSAL/UNSA, gli altri due sindacati autonomi che lo scorso anno non avevano firmato l’Accordo per l’utilizzo del Fondo Risorse Decentrate 2023 che era la fotocopia dell’Accordo che quest’anno hanno invece deciso di firmare.


Scarica l’Accordo per l’utilizzo del Fondo Risorse Decentrate relativo all’anno 2024


A cura del Coordinamento Nazionale FLP Interno


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