Notiziario n. 8 del 31 gennaio 2025
Piano triennale dei fabbisogni di personale
dell’Amministrazione civile dell’Interno, presentato al tavolo sindacale nazionale il 30 gennaio 2025
Nella giornata di ieri (30 gennaio) l’Amministrazione Civile dell’Interno ha presentato il Piano triennale dei fabbisogni di personale al tavolo sindacale nazionale, che dal 28 gennaio è composto da CISL/FP, CONFSAL/UNSA, FLP, CONFINTESA/FP (in quanto le organizzazioni sindacali FP/CGIL, UIL/PA E USB/PI, non firmatarie del nuovo CCNL del Comparto Funzioni Centrali, hanno perso la capacità contrattuale e anche quella di ricevere le informative sindacali).
Il Piano triennale dei fabbisogni di personale fa parte del PIAO (Piano Integrato di Attività e Organizzazione) che secondo la Direttiva del Ministro per la Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo deve essere definito entro il 31 gennaio di ciascun anno.
Il documento presentato è funzionale alla programmazione delle assunzioni nel triennio 2025/27 e tiene conto delle previsioni normative vigenti.
Benché esso potrà essere rimodulato entro la prossima estate tenendo conto delle risorse che verranno messe a disposizione da parte del MEF, per il momento le disposizioni normative emanate dal governo prevedono che le pubbliche amministrazioni debbano provvedere ad un taglio degli organici in ragione della decurtazione del 25% che verrà applicata al turnover nell’anno 2025.
A fronte di ciò la delegazione di parte pubblica ha reso noto che per le esigenze del Comitato strategico per l’Immigrazione dovranno essere reperite entro il mese di giugno 2026 almeno 575 nuove unità per uffici immigrazione che determineranno un incremento alla dotazione organica.
Mentre, a fronte della fuoriuscita di circa 1.000 lavoratori in somministrazione (forniti dalle agenzie per il lavoro interinale) dagli Sportelli Unici per l’Immigrazione delle Prefetture e delle Questure, prevista entro la prima decade del mese di aprile 2026, il governo ha autorizzato il Ministero dell’Interno ad assumere con procedura semplificata solo 200 assistenti da destinare agli sportelli unici per l’immigrazione delle sedi che presentano una maggiore criticità.
Riguardo all’istituzione dell’Area delle Elevate Professionalità, nel documento presentato, sono stati previsti – a partire dal 2026 – solo 50 posti, la metà dei quali sarà riservata al personale già in servizio nell’Amministrazione civile dell’Interno.
Per realizzare tale proposito dovrà essere preventivamente individuato l’ammontare delle remunerazioni economiche da corrispondere (sia per la parte fissa e sia per la parte variabile) a questo tipo di professionalità assimilabile alla dirigenza.
Tale passaggio è necessario in quanto i posti da destinare all’area delle Elevate Professionalità dovranno essere ricavati “ad invarianza di spesa”, ovvero sopprimendo nella pianta organica un numero di posti di altre qualifiche professionali il cui totale remunerativo corrisponda a quello da destinare alle Elevate Professionalità.
Alla fine della riunione il Prefetto Iorio (Direttore Centrale per le Politiche del personale dell’Amministrazione civile dell’Interno) ha comunicato il calendario dei prossimi incontri ed ha precisato che:
- dopo la fase sperimentale effettuata nel corso dell’anno 2024, dovrà essere data stabilità al coworking;
- dovrà essere riformulato il regolamento sullo smart working (lavoro agile) alla luce del nuovo CCNL del Comparto Funzioni Centrali che introduce la settimana corta di 4 giorni e riconosce il buono pasto anche per le prestazioni lavorative effettuate in lavoro agile.
L’INTERVENTO E LA POSIZIONE DELLA FLP:
- I flussi occupazionali degli stranieri non possono essere considerati ed affrontati con strumenti emergenziali (ovvero con lavoratori in affitto). Quindi, a meno che il governo non decida di non gestirli più, rinunciando ai controlli (ovvero, concedendo il permesso di soggiorno a tutti con una sorta di silenzio assenso alle domande che vengono presentate) il Ministero dell’Interno dovrà attrezzarsi per rispondere in modo efficace ad un’esigenza che deve essere considerata di tipo strutturale. Per farlo serve assumere entro l’anno 2025 (con il conseguente aumento della dotazione organica) non 200, ma bensì 1.000 lavoratori con il profilo di assistenti da destinare agli Sportelli unici per l’immigrazione delle prefetture e delle questure.
A tal proposito, nei prossimi giorni, chiederemo un’interlocuzione con il Ministro dell’Interno Piantedosi (il quale ha tenuto per sé la delega per il personale dell’Amministrazione civile) pretendendo che egli si attivi presso il governo per consentire all’Amministrazione civile dell’Interno di assumere (con relativo incremento della dotazione organica) mediante procedura semplificata e con concorsi su base provinciale, un numero di 1.575 lavoratori da destinare entro l’anno 2025 agli Uffici immigrazione e agli Sportelli unici per l’immigrazione delle prefetture e delle questure di tutta Italia.
Chiederemo inoltre che a coloro che negli ultimi quattro anni hanno prestato servizio come lavoratori interinali presso gli Sportelli unici per l’immigrazione, qualora superino la selezione con procedura semplificata, venga riconosciuto un punteggio aggiuntivo nella graduatoria in modo proporzionale ai mesi nei quali hanno maturato la relativa esperienza professionale. - Per quanto riguarda invece l’Area delle Elevate Professionalità riteniamo che i 50 posti che l’Amministrazione ha proposto, a partire dal 2026, nel Piano triennale dei fabbisogni di personale presentato ieri al tavolo sindacale nazionale, siano del tutto insufficienti.
Abbiamo quindi assunto un impegno a presentare, già dall’inizio della prossima settimana, una proposta (che come FLP abbiamo elaborato ed è stata approvata nell’ultima riunione del nostro comitato direttivo nazionale) che prevede l’istituzione di almeno 400 posti per la suddetta area. - Tale proposta insieme a quella che prevede l’istituzione di un’Area sociale (che provvederemo a presentare sempre nei prossimi giorni) qualora venissero accolte ed attuate, costituirebbero un elemento di assoluta novità che consentirebbe all’Amministrazione civile dell’Interno, ormai da troppi anni ingessata nella sua staticità disfunzionale, di riguadagnare efficienza ed un ruolo primario tra le Pubbliche Amministrazioni italiane, riconquistando anche quell’attrattività (che negli ultimi anni è purtroppo andata perduta) per coloro che, in possesso di adeguati titoli di studio, cercano sbocchi occupazionali con possibilità di carriera nelle pubbliche amministrazioni.
- Per poter introdurre le innovazioni che andremo a proporre, sarà necessario rideterminare (in modo migliore di quanto è stato fatto nel recente passato) le piante organiche dell’Amministrazione civile dell’Interno, sia a livello nazionale che delle singole sedi.
Pertanto, sempre dalla prossima settimana, faremo pervenire al vertice burocratico della nostra Amministrazione anche la richiesta di aprire ufficialmente il tavolo sindacale nazionale per andare a scrivere il nuovo Contratto Integrativo dell’Amministrazione civile dell’Interno.
Scarica il Piano triennale dei fabbisogni di personale
A cura del Coordinamento Nazionale FLP Interno