Notiziario n. 20 del 1 febbraio 2024
Politiche occupazionali dell’Amministrazione Civile dell’Interno
e piano triennale dei fabbisogni di personale 2024/2026
Il 31 gennaio ed il 1 febbraio 2024 ci sono stati due incontri del tavolo sindacale nazionale dell’Amministrazione Civile dell’interno.
Nel primo incontro si è parlato dell’assunzione di 352 funzionari amministrativi mediante lo scorrimento della graduatoria Ripam.
Tale scorrimento era stato chiesto dall’Amministrazione entro al fine del 2023, ovvero prima della scadenza di validità della graduatoria Ripam (che il governo ha deciso di non rinnovare) relativa al profilo professionale di funzionario amministrativo.
Si tratta di assunzioni di personale finalizzate alla sostituzione di quello che era già stato chiamato in servizio (anche per le esigenze del PNRR) e che ha rifiutato l’assegnazione o si è dimesso subito dopo aver preso servizio.
L’Amministrazione sta valutando la possibilità di destinare 22 unità di questo personale (fornendogli una specifica e mirata formazione) alle Commissioni Territoriali per il riconoscimento della protezione internazionale e delle loro Sezioni.
Tale possibilità è in linea con il principio della “intercambiabilità del personale” che la FLP sostiene da tempo.
Secondo tale principio, qualsiasi funzionario amministrativo in possesso di laurea (già in servizio o di nuova assunzione) ricevendo una specifica e mirata formazione, può (a domanda e se ce ne è la necessità) essere destinato alle Commissioni Territoriali per il riconoscimento della protezione internazionale e delle loro Sezioni.
Parimenti, il personale che presta servizio presso le Commissioni Territoriali per il riconoscimento della protezione internazionale e delle loro Sezioni, può (a domanda e se ce ne è la necessità) essere destinato ad altri uffici all’interno delle Prefetture o del Ministero dell’Interno.
Al termine della riunione del 31 gennaio, su specifica richiesta della FLP, l’Amministrazione ha precisato che non verranno conteggiati nei fabbisogni di personale previsti per il triennio 2024/2026:
- i 352 funzionari amministrativi da assumere mediante lo scorrimento della graduatoria Ripam, in quanto si tratta di assunzioni già autorizzate nell’anno 2023.
- i 118 funzionari amministrativi che Il Ministero dell’Interno è stato autorizzato ad assumere (con la Legge di Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2024) per le esigenze delle Commissioni Territoriali per il riconoscimento della protezione internazionale e delle loro Sezioni, in quanto l’autorizzazione è stata concessa in aggiunta alle vigenti facoltà assunzionali.
Per quanto riguarda invece l’incontro del tavolo sindacale nazionale che si è tenuto il 1 febbraio, esso ha riguardato il Piano triennale dei fabbisogni di personale dell’Amministrazione civile 2024/2026.
La FLP ha fatto presente che il numero delle assunzioni di personale previste per il triennio di riferimento è appena sufficiente per sostituire coloro che, nel medesimo periodo, andranno in pensione per sopraggiunti limiti di età.
Ciò significa che alla fine del 2026 il personale in servizio sarà ancora sottodimensionato di circa il 30% rispetto a quello previsto nelle piante organiche.
Considerato ciò, nei prossimi giorni avvieremo un’interlocuzione direttamente con il Ministro dell’Interno per chiedergli di attivarsi presso il resto della compagine governativa, al fine di ottenere gli stanziamenti economici e le relative autorizzazioni all’assunzione, già a partire da questo triennio, di una quota apprezzabile di personale per ridurre sensibilmente il divario tra quello in servizio e quello previsto nelle dotazioni organiche.
Il rimpinguamento dell’organico del personale civile è infatti assolutamente necessario anche per attuare pienamente l’art. 36 comma 1 della legge 121/81 che, pur essendo legge dello Stato, è rimasto largamente inapplicato per ben 43 anni.
Tale articolo di legge dispone che negli uffici del Ministero dell’Interno, “all’espletamento delle funzioni di carattere istituzionale è preposto il personale dei ruoli dell’Amm.ne della Pubblica Sicurezza, mentre le funzioni di tipo amministrativo/contabile sono demandate al personale appartenente ai ruoli dell’Amm.ne civile dell’Interno”.
Tuttavia, in 43 anni, molti uffici amministrativi e contabili delle questure e del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, sono stati (e sono tuttora) presidiati da un numero imprecisato di poliziotti che, in tal modo, vengono così sottratti ai loro compiti istituzionali.
Tale situazione che riguarda una quota rilevante dell’organico complessivo della Polizia di Stato fa si che circa 1 poliziotto su 6, anziché lavorare per assicurare il mantenimento dell’ordine pubblico e garantire la sicurezza dei cittadini, viene parcheggiato in qualche ufficio amministrativo o contabile del Ministero dell’Interno ad occuparsi di scartoffie, ovvero a svolgere un lavoro che in base alla legge (art. 36 comma 1 della legge 121/81) dovrebbe svolgere un impiegato civile.
E anche se è vero che sia i poliziotti che gli impiegati civili sono comunque pagati dallo Stato, è altrettanto vero che un poliziotto (per differenza stipendiale, indennità varie, costo di addestramento e aggiornamenti professionali, dotazioni di divise ed armamento, agevolazioni e benefici particolari) costa allo Stato quasi il doppio di un impiegato civile.
Bisogna poi considerare che, non avendo la maggior parte di questi poliziotti una specifica preparazione professionale per svolgere determinati compiti amministrativi e contabili, il loro impiego al posto di un impiegato civile risulta poco proficuo e quindi antieconomico.
Scarica il Piano triennale dei fabbisogni di personale dell’Amministrazione civile 2024/2026.
A cura del Coordinamento Nazionale FLP Interno